Modelli organizzativi per la gestione della Day surgery in ambito pediatrico (DSP)


Abstract


Obiettivi: nell’ambito delle iniziative avviate negli ultimi anni a livello nazionale e regionale volte al recupero di appropriatezza nell’erogazione di prestazioni sanitarie mediante la deospedalizzazione dei pazienti, si inserisce l’indicazione del PO Materno-infantile 1998-2000, tra gli obiettivi relativi alla assistenza al bambino in ospedale, “all’applicazione di protocolli mirati a ridurre i ricoveri impropri attraverso l’implementazione del DH…”. Al fine di valutare la situazione attualmente esistente in tema di DSP e di promuovere una omogeneizzazione, mediante la definizione e la sperimentazione di un protocollo operativo specifico, il Ministero della Salute ha affidato all’OPBG il coordinamento del Progetto “Sviluppo dei criteri e modelli di riferimento per la diffusione della day surgery in campo pediatrico”. Nell’ambito del Progetto è stato effettuato un censimento dei modelli di DSP esistenti sul territorio nazionale.

Metodologia: è stato individuato un campione di 108 ospedali che, nel 2000, hanno dimesso almeno 500 pazienti di età inferiore a 18 anni attribuiti a DRG chirurgici e che rendono conto del 52,2% dell’attività svolta in chirurgia pediatrica sul territorio nazionale. La scheda di rilevazione predisposta conteneva domande finalizzate a individuare le principali soluzioni organizzative adottate per l’erogazione di ricoveri in DSP e a delineare la casistica trattata.

Risultati: alla rilevazione (settembre 2002-gennaio 2003) hanno partecipato 88 ospedali (81,5% del campione), di cui 49 effettuano prestazioni in DSP. I risultati indicano una discreta variabilità dei modelli organizzativi della DSP e una elevata concentrazione della casistica trattata: i 10 DRG più frequentemente trattati spiegano oltre l’80% dei casi di DSP.

Conclusioni: i risultati ottenuti dimostrano come in Italia esistano ancora ampi margini per incrementare il ricorso alla DSP, (in media la casistica pediatrica chirurgica trattata in DSP è risultata pari al 23%, variabile tra il 29% e il 17%) anche mediante la diffusione di criteri specifici per l’organizzazione del percorso assistenziale e la selezione delle procedure eseguibili in DSP.




DOI: https://doi.org/10.2427/6206

NBN: http://nbn.depositolegale.it/urn%3Anbn%3Ait%3Aprex-8341

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