Incidenza e costi delle fratture femorali in confronto all'infarto miocardico acuto nella popolazione italiana
Abstract
Obiettivi: valutate l’impatto delle fratture femorali in Italia.
Metodi: abbiamo consultato l’archivio SDO per il triennio 1999, 2000 e 2001 identificando i codici ICD-9CM 820.0, 820.1, 820.2, 820.3, 820.8, 820.9 (diagnosi principale di frattura femorale) ed il codice 410 (IMA); ci siamo serviti dei dati di popolazione ISTAT. È stata calcolata l’incidenza delle fratture femorali (uomini e donne) per 10.000 abitanti, stratificando i dati per 3 gruppi di età: 45-64, 65- 74, ›75 anni.
Risultati: Nel 2001, si registra un totale di 84.188 fr. femorali, rispetto alle 79.763 del 2000 e 78.708 del 1999. Per una corretta percezione dell’impatto delle fr. femorali rispetto a patologie percepite come “molto severe”, abbiamo eseguito un confronto con il numero di ricoveri per IMA nella stessa popolazione.
Il risultato mostrava per gli stessi anni una differenza di soli 13.000, 9.000 ed 8.000 casi di IMA in più rispetto ai ricoveri per fr. femorali. Come ci si attendeva, l’incidenza di fr. femorali é più alta tra le donne, elemento attribuibile alla maggiore prevalenza di osteoporosi. L’analisi dei costi diretti è stata condotta esaminando i DRG ai quali erano attribuiti i codici ICD9CM per diagnosi principale di frattura femorale ed IMA. I risultati mostravano costi sovrapponibili.
Conclusioni: urge adottare serie strategie preventive dell’osteoporosi per ridurre incidenza e costi delle fratture femorali.
DOI: https://doi.org/10.2427/6134
NBN: http://nbn.depositolegale.it/urn%3Anbn%3Ait%3Aprex-8268
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