Le disuguaglianze sociali nell'abitudine al fumo in Italia, 1980- 2000
Abstract
Obiettivi: misurare la direzione e l’entità delle disuguaglianze socio-economiche nell’abitudine al fumo in Italia durante gli ultimi due decenni, con attenzione sia al livello nazionale che macro-regionale.
Metodi: sono stati utilizzati dati provenienti da sei indagini ISTAT sullo stato di salute dal 1980 al 2000. Abbiamo usato il livello di istruzione come indicatore dello stato socio-economico. Per ogni indagine e livello di analisi (nazionale e macroregionale), è stata calcolata la prevalenza, standardizzata per età, del consumo di tabacco in diversi gruppi sociali.
Per ottenere una misura di sintesi delle disuguaglianze, abbiamo stimato l’Odds Ratio (OR) ed il Relative Index of Inequality (con intervallo di confidenza al 95%) attraverso un’analisi di regressione logistica.
Risultati: negli uomini di età compresa tra 25 e 49 anni, l’Odds Ratio del consumo di tabacco di una persona con un basso livello di istruzione confrontata con una di un alto livello è risultato pari a 1,26 (IC 95%: 1,16 - 1,37) nel 1980 ed a 1,71 (IC 95%: 1,62 - 1,80) nel 2000. Nelle donne della stessa fascia di età, l’associazione tra stato sociale ed abitudine al fumo si è trasformata da positiva (OR=0,43) in negativa (OR=1,12). Nelle donne più anziane, la prevalenza di fumatrici è risultata maggiore tra quelle più istruite, con un gap tra classi sociali che si restringe nel tempo. Nel periodo considerato le stime degli OR sono risultate costantemente inferiori nel Sud rispetto al Centro ed al Nord Italia, nonostante la somiglianza nei trend temporali nelle differenti macro-regioni.
Conclusioni: le disuguaglianze tra gruppi sociali sono aumentate, specialmente nelle giovani generazioni. Le regioni meridionali seguono quelle del centro e nord Italia nel diffondersi dell’epidemia dell’abitudine al fumo.
DOI: https://doi.org/10.2427/6149
NBN: http://nbn.depositolegale.it/urn%3Anbn%3Ait%3Aprex-8269
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